La storia del Vasco Rossi Racing è quella di un sogno, che porterà il rocker a vincere il motomondiale nella classe 125.
A chi è acerbo di mondo delle due ruote, il nome di Fiorenzo Caponera dice poco o nulla, ma siamo sicuri che gli appassionati che seguono tutte le gare del motomondiale ricordano sicuramente quest’uomo dal folto baffo che per moltissimi anni è stato a bordo pista e che alla fine del 2019, dopo ben 23 anni, ha dovuto lasciare a causa di mancati finanziamenti quel mondo.
Ancora meno persone, anche tra i tifosi delle due ruote, ricorderanno il binomio composto dallo stesso Caponera e dalla più grande rockstar italiana, uno che peraltro per passione di moto ne ha guidate davvero tante: Vasco Rossi. Questa storia che vi stiamo per raccontare ha iniziato alla fine degli anni Novanta e in particolare nel 1997, quando Caponera realizza il colpaccio della vita.
Infatti, fonda la sua squadra, di cui diventa team manager, proprio sfruttando i finanziamenti che arrivano da Vasco Rossi, e nasce così la Vasco Rossi Racing. Il primo pilota ingaggiato è Ivan Goi, le moto erano delle Aprilia e Italo Fontana era il responsabile reparto tecnico. Le intenzioni sono dunque serie, ma il primo anno della 125 (oggi Moto3) non dà i frutti sperati.
Ivan Goi nella classifica generale a fine stagione arriva solo 14esimo, ma soprattutto per tutto l’anno non ottiene risultati di rilievo. Caponera e Vasco non si danno per vinti e del resto non potrebbe essere altrimenti, conoscendo l’indole del cantante venuto da Zocca, sull’Appennino emiliano, e diventato una vera leggenda vivente nel nostro panorama musicale.
Così, nel 1999, non solo il team esordisce nella Classe 250 con Roberto Rolfo, ma perde Goi nella Classe 125 e al suo posto arriva Roberto Locatelli. Con il pilota bergamasco classe 1974 e diversa esperienza nel motomondiale, arrivano due vittorie in Francia e in Italia, 173 punti complessivi in classifica e il quarto posto finale in graduatoria: il team lo premia e lo vuole anche nel 2000.
Sarà la scelta azzeccata e fortunata per il Vasco Rossi Racing: quell’anno, infatti, nella Classe 125 Roberto Locatelli non sembra avere rivali: vince cinque gran premi, ovvero Malesia, Germania, Repubblica Ceca, Argentina e Australia, arriva due volte secondo e una volta terzo, ottenendo complessivamente 230 punti e regalando a Vasco Rossi una grande gioia: la matematica certezza del titolo arrivò il 15 ottobre 2000.
Il rocker abbandonerà però il mondo delle due ruote nel 2001, mentre Caponera continuerà con altri finanziatori il viaggio di quella che è nota come World Wide Race: in 125 nel 2001 schiererà Simone Sanna, già protagonista con la Vasco Rossi Racing nel campionato 2000, con due primi posti in Olanda e Indonesia, mentre nella Classe 250 tornerà Roberto Rolfo.
Nel 2002 poi il team di Fiorenzo Caponera conquista la sua seconda vittoria nella Classe 125 con il francese Arnaud Vincent. Dopo quel successo seguiranno molti anni da comprimario per Caponera, che contribuì alla prima vittoria nella Classe 125 di Marco Simoncelli, nel 2004. Il compianto campione resterà nel team, denominato Rauch Bravo anche nel 2005, ottenendo una vittoria e sei podi complessivi.
L’esperienza di Fiorenzo Caponera nel motomondiale durerà altri tre lustri, mentre quella di Vasco Rossi era appunto terminata nel 2000, ma lasciando nel cantante un gran bel ricordo, come testimonia uno dei suoi tanti post su Instagram in cui dà lezioni di “storia” ai suoi fan. All’epoca disse: “Questa esperienza è una cosa seria, per quanto sono serio io”, aveva ragione e la vittoria di Locatelli è lì a dimostrarlo.
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