Che cosa c’è in quella raccomandata di colore verde che alcuni stanno ricevendo in questi giorni? La risposta è: niente di buono, fai grande attenzione.
Bollo auto, per alcuni è un vero e proprio psicodramma. La tassa sul possedimento di un veicolo – con un importo ben distinto da versare per ogni veicolo di proprietà – non ha certo dei sostenitori. Anzi, praticamente tutti vorrebbero vederla magicamente sparire di punto in bianco.
Ma questa cosa non accadrà mai, visto che rappresenta una grossa fonte di risorse finanziarie per le varie Regioni. Tutt’al più si può contare su delle esenzioni parziali od anche totali, qualora ci siano però i giusti requisiti. Per tutti gli altri tocca pagare.
Una questione che sta sollevando non poche polemiche è l’invio di raccomandate verdi da parte degli enti preposti alla riscossione. Queste comunicazioni possono rappresentare un vero e proprio incubo per chi si trova a dover affrontare richieste di pagamento relative ad anni precedenti.
La raccomandata, infatti, può indicare che si è chiamati a versare importi arretrati, e la gestione di questa situazione richiede cautela. Se ricevi una raccomandata di questo tipo, il consiglio fondamentale è di non firmare.
Come arriva l’avviso di pagamento del bollo?
Un altro degli aspetti che fanno odiare ancora di più il bollo auto è rappresentato dal fatto che non offre un servizio concreto in cambio. Ed anzi, è piuttosto un tributo obbligatorio legato alla semplice proprietà di un veicolo. La tassa in questione non tiene in conto quello che è l’effettivo utilizzo del mezzo. Ed il bollo auto deve essere versato indipendentemente dal fatto che si utilizzi o meno l’automobile.
Ne consegue una anche marcata sensazione di ingiustizia, soprattutto quando si riceve una comunicazione di pagamento arretrato. Qualora ti dovessi trovare in una situazione in cui arrivi una raccomandata verde, faresti bene a fare ricorso alla cautela.
Firmare significa accettare la comunicazione e ciò potrebbe portare all’attivazione di un processo di riscossione che non è giustificato se il pagamento è stato già effettuato. In caso di dubbi, risulta fondamentale mantenere sempre una copia della ricevuta di pagamento. Questo è un passo essenziale per dimostrare che sei in regola con i versamenti.
Qualora dovesse essere necessario contestare la richiesta, è possibile inviare una comunicazione ufficiale allegando la prova del pagamento già effettuato. Questo approccio consente di chiarire la propria posizione senza innescare un ulteriore processo di recupero crediti. La prudenza in questi casi è d’obbligo. È consigliabile non ignorare la raccomandata, ma affrontarla con la giusta preparazione e consapevolezza.
Tra l’altro c’era una situazione di grande vantaggio che riguardava i possessori di auto ibride. In molti casi era prevista infatti una esenzione dal pagamento del bollo auto per i cinque anni successivi all’acquisto di un veicolo nuovo. Adesso però le cose sono cambiate, e non in positivo.