Esiste più di un segnale da tenere in considerazione per sapere quando arriva il momento di cambiare l’olio all’interno del motore della tua moto. Di quali si tratta e qual è la frequenza consigliata.
Ogni quanto cambiare l’olio nel motore della moto? Fare questa cosa contribuisce a migliorare la longevità del veicolo. Il corretto funzionamento di una moto dipende da una serie di fattori, tra cui la manutenzione regolare e la sostituzione dell’olio motore.
Olio che non è solo un lubrificante, visto che svolge pure un ruolo cruciale nel raffreddamento, nella pulizia e nella protezione del motore. Quanto spesso bisogna cambiare l’olio della moto? Bisogna conoscere quelli che sono i fattori che influenzano la frequenza del cambio ed i segnali che indicano quando è il momento di intervenire.
Perché se non lo fai aumenta in maniera esponenziale il rischio di incorrere in rotture del motore anche gravi. Poi anche la scelta dell’olio fa la differenza. Ce ne sono di diversi tipi. Riconosciamo ad esempio l’olio minerale, che è quello più tradizionale e generalmente meno costoso. È adatto per moto di vecchia generazione o per utilizzo occasionale.
L’olio semi-sintetico è invece una scelta di equilibrio tra prestazioni e prezzo. È indicato per motociclette di media cilindrata e per chi percorre un numero moderato di chilometri. E poi c’è l’olio sintetico, per migliori prestazioni e protezione. È consigliato per moto sportive e per utilizzi intensivi, come viaggi lunghi o condizioni di guida impegnative.
In linea generale, la maggior parte dei produttori consiglia di cambiare l’olio motore ogni cinquemila-diecimila chilometri. Però questo intervallo può variare a seconda del tipo di moto, del tipo di olio utilizzato e delle condizioni di utilizzo. Ed allora per le moto sportive o per quelle utilizzate in condizioni estreme, come in pista o su strade non asfaltate, si potrebbe raccomandare di effettuare il cambio dell’olio più frequentemente, magari ogni tremila-cinquemila chilometri.
Se utilizzi la moto principalmente in città, con frequenti soste e ripartenze, l’olio si degrada più rapidamente. Allo stesso modo, se percorri strade polverose o fangose, l’olio può contaminarsi più facilmente. Un pilota aggressivo che accelera e frena frequentemente può contribuire ad una usura più rapida dell’olio. Se tendi a spingere la moto al limite, considera di cambiare l’olio più spesso.
Le temperature estreme possono influenzare le prestazioni dell’olio. In climi molto freddi, l’olio può addensarsi, mentre in condizioni di caldo estremo può degradarsi più rapidamente. Le moto utilizzate per gare o in pista necessitano di cambi d’olio più frequenti rispetto a quelle utilizzate per brevi tragitti o gite nel fine settimana.
Ci sono anche alcuni segnali da tenere d’occhio che potrebbero suggerire che è giunto il momento di cambiare l’olio, anche se non hai ancora raggiunto il chilometraggio consigliato. Il colore e la consistenza sono tra i primissimi a risultare indicativi in tal senso.
Difatti l‘olio dovrebbe essere di un colore ambrato. Se diventa scuro e denso, è un chiaro segnale che è il momento di cambiarlo. E se senti rumori strani provenire dal motore, potrebbe essere un segnale di scarsa lubrificazione. Molte moto moderne sono comunque dotate di indicatori di manutenzione. Quindi il compito di avvertirti che l’olio dovrà essere cambiato è demandato alla accensione della spia dell’olio.
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