Nel centenario della nascita di Mike Bongiorno, un ricordo del conduttore e della sua visita in un famoso stabilimento di moto italiane.
Avrebbe compiuto un secolo di vita lo scorso maggio, il celebre conduttore Mike Bongiorno, che invece ci ha lasciati nel 2009 e al quale la Rai ha voluto dedicare un importante omaggio nel centenario appunto della sua nascita, con una fiction che va in onda su Rai 1 e andrà in streaming su Raiplay. Il film tv è diretto da Giuseppe Bonito e interpretato da Claudio Gioè.
Si tratta di un omaggio al celebre conduttore, che sin dagli arbori della televisione italiana ha contribuito a rendere popolare questo mezzo: negli anni ’60, in particolare, il nome di Mike Bongiorno risuonava in ogni angolo d’Italia grazie al suo programma televisivo di grande successo, “Lascia o Raddoppia”, trasmesso dalla neonata prima rete nazionale.
In quell’epoca nella quale sempre più la tv faceva capolino nelle case degli italiani, con molte famiglie che si riunivano per guardare i programmi di successo in abitazioni private e circoli, Mike Bongiorno era forse l’uomo più famoso del nostro Paese e averlo in visita in qualsiasi cittadina dello Stivale era considerato un privilegio raro. Per questo, l’evento di cui vi stiamo per raccontare fa parte della storia di un comune italiano.
Il conduttore, durante un soggiorno a Lecco, decise di visitare lo stabilimento della Moto Guzzi a Mandello del Lario, che all’epoca era una delle aziende simbolo dell’eccellenza italiana e il cui nome è ancora oggi indissolubilmente legato al mondo delle due ruote. Accompagnato da un piccolo seguito, fu accolto con grande entusiasmo dai lavoratori della fabbrica.
Con il suo immancabile sorriso e il fascino spontaneo che lo caratterizzava, Mike Bongiorno colse l’occasione per lasciarsi guidare e sorprendere dall’ingegneria dei motori Guzzi, provando da vicino quello che era il mondo di quelle leggendarie motociclette. Un museo peraltro racconta la storia di quelle moto, il cui primo modello è del 1919.
Mike Bongiorno, in quell’occasione, posò per diverse foto con i collaudatori, scherzando e scambiando battute con i tecnici e gli operai, che lo guardavano con stima. Alcune di quelle foto, una in particolare, rappresentano un pezzo di storia della fabbrica: il conduttore si lasciò prendere dall’entusiasmo, guardando con ammirazione l’abilità e la passione di chi lavorava in Moto Guzzi.
Negli anni successivi, a quanto pare, Mike Bongiorno tornò più volte a visitare Mandello del Lario e la Moto Guzzi, rafforzando il legame tra la popolarità televisiva e l’industria locale. Lo fece in forma privata e lontano dai riflettori, mentre trascorreva magari dei giorni di relax nella zona. Inoltre, durante una puntata di Lascia o raddoppia, un altro abitante del lecchese fu un vero protagonista.
Si tratta del signor Luigi Scanagatta di Varenna, il quale partecipò come concorrente esperto in ornitologia e pur non vincendo il montepremi finale, riuscì a ottenere un consistente premio di consolazione, che con grande generosità decise di devolvere in un’opera molto importante per la sua cittadina, ovvero il restauro della chiesa prepositurale di San Giorgio.
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