Vinse nel 2001 il motomondiale classe 125 in sella a una Gilera e riuscì a ripetersi due anni dopo nella classe 250: che fine ha fatto Manuel Poggiali.
Aveva solo 12 anni Manuel Poggiali, quando vinse la sua prima gara di minimoto a Civitanova Marche: era il 1995 e da quel momento in poi per lui è iniziata un’incredibile scalata che lo ha portato ben due volte in pochissimo tempo sul tetto del mondo. Nato a San Marino nel 1983, il suo esordio nel motomondiale risale al 1998, quando in sella a una Honda partecipa al Gran Premio di Imola, classe 125.
L’anno dopo viene ingaggiato dalla Aprilia, sempre nella classe 125, ottenendo appena 46 punti, che nel 2000, in sella a una Derbi, diventeranno 53. L’exploit per questo campione si compie nel 2001, quando con la Derbi-Gilera 125 GP vinse la classifica finale della classe 125, riportando il marchio italiano sul tetto del mondo 44 anni dopo la vittoria di Libero Liberati nella classe 500.
Manuel Poggiali: il trionfo in classe 250 e il declino prima del ritiro dalle corse
Nel 2002, Manuel Poggiali venne beffato per una manciata di punti dalla Aprilia di Arnaud Vincent, ma per lui fu il preludio di un altro trionfo: l’anno successivo passò infatti all’Aprilia nella classe 250, conquistando un nuovo titolo mondiale, dopo un’intensa battaglia con Roberto Rolfo e Toni Elias. Incredibilmente, quello fu l’ultimo trionfo nel motomondiale, ad appena 20 anni.
Per Manuel Poggiali, infatti, iniziò un inesorabile declino, con una serie di stagioni senza piazzamenti di rilievo, fatta eccezione per un primo posto in Brasile e due terzi posti nel 2004. Nel 2008, partecipò al suo ultimo motomondiale, in sella a una Gilera, proprio nell’anno in cui la casa automobilistica italiana fece registrare un altro storico trionfo, l’ultimo in assoluto, quello di Marco Simoncelli nella classe 250.
Perché Manuel Poggiali si è ritirato
Manuel Poggiali si era preso un anno sabbatico nel 2007, per poi tornare alle corse tra il 2013 e il 2014 nel campionato italiano velocità della Superbike: in molti si sono sempre chiesti che cosa avesse portato un campione a un incredibile declino nei risultati in così breve tempo, e una risposta l’ha data proprio lui, qualche anno fa, in un incontro tenuto al Festival dello Sport di Trento.
Il sanmarinese, che ha avuto anche una parentesi da calciatore a 5 giocando nella propria nazionale, ha evidenziato che la sfida più grande nella sua carriera non fosse solo contro gli avversari in pista, ma contro il “nemico interiore”, ovvero le sue emozioni e la difficoltà ad accettare i fallimenti. A 25 anni, ha deciso di ritirarsi, trovando motivazione nella famiglia: tra i motivi del ritiro, anche la nascita del primogenito.
Che cosa fa adesso l’ex campione del mondo
Oggi Manuel Poggiali è tornato nel mondo delle corse su due ruote dalla porta principale, scelto dal Team Gresini Racing come Riders’ Coach. Insieme allo psicologo dello sport Stefano Becagli, è stato impegnato nell’insegnare ai giovani piloti anche e soprattutto a gestire le emozioni, come egli stesso ha spiegato bene a Trento nel 2021.
Poggiali aveva in quell’occasione evidenziato il ruolo cruciale dei genitori nel rispettare i confini tra motivazione e pressione, lasciando agli allenatori il compito di guidare tecnicamente i figli. Il riconoscimento massimo dei suoi meriti come coach dei piloti arriva nel 2024, quando lo chiama il team Lenovo-Ducati a “occuparsi” di due grandi campioni come Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini.