Cambiano un bel po’ di cose in materia di Codice della Strada. Le nuove misure attuate dal Governo sono più severe e hanno uno scopo ben preciso alla base.
Il Governo Meloni sta per ottenere il tanto atteso via libera dal Senato per una nuova riforma del Codice della Strada, che punta a rendere le strade italiane più sicure. L’iniziativa si inserisce in un contesto preoccupante, visto che il numero degli incidenti stradali ha mostrato un incremento negli ultimi tempi, dopo un calo significativo durante il periodo della pandemia.
La riforma ha come scopo quello di affrontare in modo incisivo le problematiche legate alla sicurezza stradale, introducendo regole più severe e nuove regolamentazioni. Tra i punti salienti della riforma figurano sanzioni più rigide per le principali cause di incidenti stradali.
Eccesso di velocità, guida in stato psicofisico alterato per colpa di alcolici e stupefacenti ed uso imprudentissimo del cellulare mentre si guida saranno puniti con maggiore severità. I cambiamenti mirano a dissuadere comportamenti pericolosi, promuovendo una cultura della responsabilità tra gli automobilisti.
La speranza è che tali misure possano contribuire a ridurre il numero di sinistri e a salvaguardare la vita degli utenti della strada. Difatti le statistiche ufficiali riferiscono che i mezzi gommati sono in assoluto i meno sicuri esistenti al mondo. E quelli sui quali hanno luogo il più elevato numero di sinistri letali.
Incorre in ciò anche un dato numerico incontrovertibile: auto, camion e simili sono di gran lunga più diffusi al mondo. E quindi, di conseguenza, è direttamente proporzionale anche il numero di incidenti. Molti di questi però potrebbero essere evitati se gli automobilisti rispettassero le norme del Codice della Strada.
Un aspetto innovativo della riforma riguarda anche i monopattini elettrici, che dovranno ora essere dotati di una targa identificativa e di un’assicurazione, proprio come accade per le moto. Ciò garantirà una maggiore sicurezza e responsabilità per chi utilizza questi mezzi sempre più diffusi nelle città.
Le modifiche non riguardano solo i monopattini, ma anche i motocicli. Attualmente, le moto con cilindrata di almeno 150 cc sono autorizzate a circolare sulle strade a scorrimento veloce. Con la nuova riforma, si prevede di abbassare il limite a 120 cc per i mezzi termici e a 8 CV per quelli elettrici. Dunque ci sarà un numero maggiore di veicoli che avranno accesso a strade ad alta velocità.
Ma per garantire ulteriore sicurezza, è stato stabilito un limite di età e di esperienza per i conducenti. Un limite minimo, perché solo i motociclisti con almeno 18 anni e in possesso di una patente di guida adeguata potranno sfruttare queste nuove opportunità. Questa decisione è stata presa per assicurare che solo i conducenti esperti possano affrontare le sfide delle strade a scorrimento veloce, dove i rischi sono maggiori.
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