L’hanno ribattezzata la Moto Guzzi cinese, sta per arrivare la novità che nessuno si aspettava

Ribattezzata con il nome di Moto Guzzi cinese, la nuova due ruote sta per arrivare portando con sé una novità che nessuno si aspetta.

Moto Guzzi è un’azienda italiana di motociclette fondata il 15 marzo 1921 da Carlo Guzzi e Giorgio Parodi. Guzzi, facente parte del Gruppo Piaggio dal 2004, si è specializzata negli anni nella produzione di motori bicilindrici a V di novanta gradi, talvolta forniti anche a piccoli costruttori di modelli speciali quali Magni e Ghezzi & Brian.

Moto Guzzi cinese
In arrivo la due ruote definita Moto Guzzi cinese (Gilerarv200.it)

Le due ruote prodotte da Moto Guzzi hanno da sempre affascinato gli amanti delle motociclette. Non sono stati pochi i casi di case motociclistiche che hanno ripreso il design della Guzzi. Un esempio è la custom compatta in stile Moto Guzzi che unisce fascino retrò e tecnologia moderna a un prezzo imbattibile. La novità a due ruote è la QJ Motor, una moto realizzata in Oriente. Ecco le caratteristiche tecniche della moto prodotta dalla casa cinese.

Le caratteristiche della QJ Motor, la due ruote prodotta dalla casa automobilistica cinese

Tra i nuovi player provenienti dall’Oriente, capaci di proporre modelli accattivanti a prezzi competitivi, emerge QJ Motor. Questa casa motociclistica cinese ha lanciato la SRV 300. Definita da molti la “Moto Guzzi cinese”, questa due ruote è pronte a rivoluzionare il segmento delle custom entry-level. La SRV 300 si presenta come una custom compatta dalle linee classiche, ispirate alle Harley-Davidson Sportster ma con un tocco di originalità.

La Moto Guzzi cinese
La Moto Guzzi che proviene dalal Cina (Gilerarv200.it)

Nel design, questa moto richiama quelle americane degli anni Sessanta e Settanta, caratterizzata da un serbatoio a goccia, da un manubrio alto e da cromature abbondanti. La SRV 300 ha diversi elementi in comune con alcuni modelli Moto Guzzi, non a caso considerando che QJ Motor ha stretto una partnership con la casa di Mandello del Lario. Il propulsore è un bicilindrico a V di 296 cc, capace di erogare 30 CV a 9.000 giri/min, con un cambio a 6 marce con frizione antisaltellamento per garantire fluidità di marcia.

Dotata di una sella bassa (70 cm) che permette anche ai piloti meno esperti di toccare terra con entrambi i piedi, questa moto si caratterizza per un telaio a doppia culla in acciaio che assicura rigidità e precisione di guida. Si aggiungono poi dettagli tecnici di pregio come i freni a disco su entrambe le ruote con ABS di serie, l’illuminazione full LED. Il prezzo è di 4.690 euro.

La nascita e lo sviluppo della motocicletta

Il primo progetto di motocicletta dotata di motore a combustione interna porta la firma dell’ingegnere bergamasco Giuseppe Murnigotti. Murnigotti ideò una moto biposto, mossa da un propulsore 2T a combustione gassoso. L’inventore depositò il brevetto a Roma nel 1879, ma il progetto non venne però mai realizzato. Per questo motivo, il primo prototipo di motocicletta con motore a combustione interna è attribuito a due inventori tedeschi.

Con il termine “motocicletta”, come riportato sul sito web dell’Enciclopedia Treccani, si indica il veicolo a due ruote provvisto di motore in grado di sviluppare una potenza che gli permette di muoversi su un terreno. Il vocabolo “motocicletta” deriva dal marchio commerciale “Motocyclette“, con il quale si definisce il primo modello prodotto dall’azienda parigina Werner. A distanza di un secolo e mezzo dalla sua invenzione, la motocicletta è amata da un vasto numero di persone in tutto il mondo, come dimostrano i frequenti motoraduni internazionali.

 

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