Hai una laurea, lavori in Italia e ti ritieni sottopagato? Scopri gli stipendi che le altre Nazioni europee garantiscono alle persone come te
Avere una laurea, in certi casi addirittura due. Essersi fatti il mazzo per anni pur di guadagnare quel sudatissimo pezzo di carta. E magari, contemporaneamente, aver svolto i lavoretti più disparati pur di pagarsi autonomamente gli studi.
Il risultato? Spesso e volentieri, al termine del tuo percorso di studi, ti vengono proposti contratti con paghe a cui avresti benissimo potuto ambire senza il bisogno di sacrificare anni e anni della tua vita in studi.
Ciò, ovviamente, non ha nulla a che vedere con il bagaglio – conoscitivo, esperienziale, culturale – che l’università è in grado di offrire. Che, se osservato sotto questo punto di vista, è insindacabilmente incomparabile.
La questione che vorremmo approfondire, quest’oggi, è però un’altra: esistono, in Italia, stipendi proporzionati agli studi che i laureati hanno portato avanti per anni? E soprattutto, qual è la situazione nelle altre Nazioni?
Stipendi dei laureati, essere messi meglio dell’Italia è semplice: ecco dove conviene trasferirsi
Se l’Italia, in quanto a diplomati, assicura stipendi in genere più elevati rispetto alla media europea, con i laureati la questione cambia radicalmente. A questi ultimi, infatti, viene garantita una paga nettamente al di sotto di quella che dovrebbe essere assicurata loro.
Che il nostro Paese non rappresenti una meta attrattiva per giovani laureati è ormai chiaro. Resta da chiedersi quale sia la situazione negli altri Stati che appartengono al continente europeo.
Partendo dalla Germania, la retribuzione media per i laureati è compresa tra 4.000 e 5.000 euro al mese, con gli uomini laureati che, in terra tedesca, godono di possibilità pressoché introvabili. A loro, infatti, viene garantito un guadagno medio di circa 5.196 euro al mese. In Danimarca, invece, gli uomini laureati possono aspirare a guadagnare 4.316 euro al mese.
Il Belgio, invece, è tra le Nazioni che più favoriscono le donne laureate, con uno stipendio che si attesta, in media, attorno ai 3.609 euro al mese mensili. A far ancora meglio è il Lussemburgo, dove le donne laureate guadagnano una media di 4.575 euro al mese. Per quanto concerne la Germania, invece, la paga delle donne laureate si ferma attorno ai 4.000 euro mensili.
Cifre, queste, che in Italia non sono neanche lontanamente sognabili. E che, ciò nonostante, impongono una riflessione più approfondita rispetto a un altro, scottante tema: esiste ancora un divario così profondo tra paghe maschili e paghe femminili, a parità di professione svolta?
Laureati e divario di genere: qual è la situazione in Italia
Il divario di genere, ben evidenziato dai dati che vi abbiamo appena fornito, lo si riscontra anche in Italia.
Sebbene, tra le donne, la percentuale di coloro che non hanno un diploma di maturità si attesti al 36% (tra i maschi, la cifra impenna fino al 72), evidenziando come le giovani studentesse siano ben più motivate degli studenti, la situazione cambia quando si tratta della laurea.
In Italia, le giovani laureate guadagnano il 58% in meno, in media, rispetto allo stipendio assicurato ai loro coetanei maschi. Cosa significa tutto ciò? Che nel nostro Paese, specie nel caso in cui tu fossi donna, cercare lavoro con una laurea in mano non conviene affatto. E il nostro, tra l’altro, si rivela essere il “gender pay gap” più ampio in tutti i 38 Paesi Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).