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Andrea Iannone, il ritorno in MotoGP dopo cinque anni

Il ritorno che nessuno si aspettava: a cinque anni dall’ultimo gara, torna in MotoGP l’abruzzese Andrea Iannone.

C’è un’ombra che si aggira nel paddock della MotoGP. Un pilota che aveva lasciato la scena ormai cinque anni fa, trascinato via non da una caduta o da una crisi di prestazioni, ma da una squalifica che ha fatto molto rumore. Andrea Iannone, uno dei talenti più discussi degli ultimi tempi, è pronto a tornare in pista. E non su una qualsiasi moto: siederà nuovamente sulla Desmosedici, la Ducati del team di Valentino Rossi.

Il ritorno di Andrea Iannone in MotoGP (GileraRv200.it)

Questo nome, Iannone, riecheggia ancora nelle menti degli appassionati. Quell’esplosività, quella capacità di infiammare le gare, sia per le sue manovre ardite che per il carattere forte, sembra destinata a riaffiorare. Eppure, cosa è successo veramente in questi anni? Perché proprio adesso, dopo tutto questo tempo, Valentino Rossi ha scelto di affidare a lui il compito di concludere la stagione al posto di Fabio Di Giannantonio, fermato da un’operazione alla spalla? La risposta si nasconde dietro un intreccio di eventi che ha visto Iannone lontano dalla MotoGP, ma mai dimenticato.

Il ritorno a sorpresa di Andrea Iannone: l’ultimo gran premio disputato il 27 ottobre 2019

La decisione di Valentino Rossi non è arrivata per caso. Erano in molti a contendersi il posto lasciato vuoto da Di Giannantonio, ma il nove volte campione del mondo ha deciso di puntare su un nome noto, un pilota con cui Ducati ha un passato. Una scelta dettata non solo dalla fiducia nelle capacità tecniche di Iannone, ma anche da una scommessa sul suo desiderio di riscatto. Perché il pilota abruzzese, ora impegnato nel mondiale Superbike, non ha mai smesso di credere di poter tornare nella massima categoria del motociclismo.

Andrea Iannone con Elodie (GileraRv200.it)

Tornando indietro nel tempo, l’ultimo Gran Premio di Iannone risale al 27 ottobre 2019, a Phillip Island. Da quel momento, la sua carriera ha preso una piega inaspettata. La squalifica per doping, arrivata nel 2020, lo ha tenuto lontano dalle piste più a lungo di quanto si potesse immaginare. Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna è stato inesorabile: una positività agli steroidi anabolizzanti, un verdetto che ha segnato una battuta d’arresto pesante per un pilota che, fino a quel momento, era considerato uno dei più esperti della MotoGP.

La sua carriera, prima di quella fatidica squalifica, era stata caratterizzata da successi e delusioni. Le sue migliori annate le aveva vissute in Ducati, nel 2015 e 2016, con tre podi e una vittoria indimenticabile in Austria. Il 2016 rimane l’anno del suo primo e unico trionfo nella classe regina, un risultato che, ancora oggi, gli garantisce un posto nella storia del motociclismo. Dopo quell’exploit, le cose si complicarono: l’avventura con Suzuki non andò come sperato, e l’ultima stagione in Aprilia fu forse la più difficile della sua carriera, con una moto che non era all’altezza della concorrenza.

Sepang e Valencia sanciranno il ritorno di Andrea Iannone

Cinque anni sono un’eternità in MotoGP. Le moto cambiano, gli avversari evolvono, e il tempo sembra non avere pietà per chi resta fuori. Ma in questo caso, Rossi e il manager di Ducati, Gigi Dall’Igna, hanno visto qualcosa che gli altri non hanno visto. Forse è la voglia di dimostrare a tutti che Iannone è ancora quel pilota audace, capace di osare quando gli altri esitano. O forse, dietro questa scelta, c’è la consapevolezza che in poche gare si può fare la differenza, specialmente se si ha alle spalle l’esperienza di chi conosce bene sia la moto che il circuito.

Le ultime due gare della stagione, a Sepang e a Valencia, saranno il palcoscenico di questo ritorno. Iannone avrà una moto competitiva tra le mani e una sfida enorme da affrontare: dimostrare di essere ancora all’altezza, di poter lottare fianco a fianco con i migliori. E chissà, magari queste due gare potrebbero aprirgli di nuovo le porte della MotoGP, per una nuova avventura che sembrava ormai preclusa.

Il suo ritorno è una delle storie più interessanti di questa stagione. Il destino ha voluto che si riaprisse una piccola finestra, che ha il sapore del riscatto. Ma sarà sufficiente per riportare Iannone stabilmente nel grande giro del motociclismo? Solo il tempo e la pista potranno dare una risposta a questa domanda.

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